20 FEBBRAIO 2015 – I VINI DEL BARONE RICASOLI
VENERDì 20 FEBBRAIO ALLE ORE 20.30
CENA DEGUSTAZIONE CON IL
BARONE FRANCESCO RICASOLI
La cena avrà inizio dalle ore 20.30 e Francesco Ricasoli sarà qua per guidarci in questa serata per degustare i vini di Barone Ricasoli e riconoscere l’unicità di una grande tradizione e dei vigneti di Brolio!!!
I vini Torricella 2013 e 2014 Castello di Brolio 2011 e 2001 Vin Santo 2006 e 1949 |
Il Menù Cappelletti di baccalà Filetto di razza Calvana Piramidi di gelatina al vin santo |
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costo della serata euro 100 • prenota il tuo tavolo ai seguenti recapiti
Ristorante La Tenda Rossa tel. 055 826132
email: ristorante@latendarossa.it
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BARONE RICASOLI: STORIA E FUTURO DEL VINO
Ricasoli: un nome legato al vino dal 1141, una tra le imprese familiari più antiche al mondo. Con una proprietà di 1200 ettari, di cui 230 ettari di vigneto, la Barone Ricasoli situata nel comune di Gaiole in Chianti, è oggi è la quarta azienda più longeva al mondo, rimasta in mano alla famiglia fondatrice e la prima in Italia nel campo del vino.
Dal 1993 Francesco Ricasoli guida l’azienda di famiglia con l’obiettivo di rinnovare le qualità e la personalità dei grandi vini di Brolio, sperimentando e valorizzando le caratteristiche uniche del territorio e della sua storia.
BROLIO: LA BELLEZZA SERENA DELLE TERRE DEL CHIANTI
Brolio: un castello che nel Medioevo ha visto contendersi Firenze e Siena e che trasmette ancora l’atmosfera di quei tempi. Qui Bettino Ricasoli, appena ventenne, cominciò le sue ricerche e sperimentazioni.
Oggi è la sede di un’impresa moderna, con le cantine all’avanguardia poco lontane.
Tutt’intorno al castello si trovano i vigneti tra i comuni di Gaiole e di Castelnuovo Berardenga – valli, colline, boschi di querce e castagni, con 26 ettari coltivati a olivi, che godono della bellezza e della grande varietà della terra e del clima di questa area centrale del Chianti.
“ Siamo tra le poche realtà del Chianti Classico capaci di produrre vini dalla personalità molto diversa tra loro all’interno di un unico territorio. Il merito è delle sue molteplici sfaccettature che ci permettono di declinare in modi molto differenti le caratteristiche di un particolare vitigno e la sua predisposizione alla qualità. E’ un concetto antico: i latini dicevano ‘genius loci’, oggi parliamo di terroir ”.
Nel 1993 Francesco Ricasoli, via via che i vecchi vigneti di Brolio venivano sostituiti, ha iniziato il suo progetto di ricerca e selezione dei biotipi di Sangiovese e di altri vitigni tipici del Chianti. Nel 2005 ne sono stati individuati dodici, giudicati i migliori e i più interessanti dal punto di vista genetico, candidati a diventare nuovi cloni assieme a quelli già riconosciuti ufficialmente. Tre anni dopo sono state messe a dimora le barbatelle ottenute da questi cloni: una specie di “ritorno a casa”, un’altra tappa di un processo di ricerca che non si è mai fermato.
La cultura del cru: ogni singolo vigneto ha la sua personalità.
E poi l’attenzione al terroir, sempre in collaborazione con importanti centri di ricerca scientifica, con i quali l’azienda sta ultimando una carta con tutti i dati – composizione fisico-chimica, altitudine, esposizione, microclima – di ogni singolo vigneto: per scegliere la varietà più adatta da piantare, il portainnesto più idoneo, l’orientamento migliore dei filari… E’ qui che si gioca la partita più importante della vini-viticultura oggi.
Camminando tra i vigneti di Brolio è evidente la grande varietà che li caratterizza.
Le vinificazioni fatte parcella per parcella hanno dimostrato zone con qualità e vocazioni particolari che danno origine a vini con struttura e gusto unici.
INFO E PRENOTAZIONI